Nel corso della sua lunga storia, il desiderio di ritornare in Terra d’Israele è stato il fulcro della vita del popolo ebraico. Il Giorno dell'Indipendenza è una celebrazione della rinascita dello Stato ebraico nella terra in cui il popolo ebraico iniziò a sviluppare la propria religione e la propria cultura distintiva, circa 4.000 anni fa.
Il Giorno dell'Indipendenza di Israele viene celebrato ogni anno nell'anniversario della fondazione dello Stato di Israele, secondo il calendario ebraico, il 5° giorno del mese di Iyar.
Il giorno che precede questa celebrazione è dedicato alla memoria di coloro che hanno dato la vita per il conseguimento dell'indipendenza del Paese e garantire la continuità della sua esistenza.
Questa contiguità ha lo scopo di ricordare alla popolo israeliano il pesante prezzo pagato per l’indipendenza. In questo giorno, l'intera nazione ricorda il suo debito ed esprime eterna gratitudine ai suoi figli e alle sue figlie che hanno dato la vita, per ottenere l'indipendenza del Paese e per garantire la continuità della sua esistenza.
Il 14 maggio 1948, il giorno in cui scadeva il mandato britannico, il nuovo stato ebraico – lo Stato di Israele – fu formalmente istituito in alcune parti del territorio di quello che era noto come Mandato britannico per la Palestina. Con la fondazione dello Stato di Israele nel 1948, fu ripristinata l’indipendenza ebraica dopo 2.000 anni.
Il Giorno dell'Indipendenza è una celebrazione del rinnovamento dello Stato ebraico nella Terra d'Israele, luogo di nascita del popolo ebraico. In questa terra, il popolo ebraico iniziò a sviluppare la propria religione e la propria cultura peculiare circa 4.000 anni fa, e qui ha mantenuto una presenza fisica ininterrotta, per secoli come stato sovrano, altre volte sotto dominazione straniera. Nonostante la dispersione del popolo ebraico in terre straniere, nel corso della sua lunga storia, il desiderio di ritornare in quella terra è stato il fulcro della vita ebraica. Theodor Herzl, leader e fondatore del movimento sionista, contribuì ad accrescere il riconoscimento internazionale della necessità di uno Stato ebraico.
Sin dalla sua fondazione, Israele continua a essere la patria delle migliaia di persone che ogni anno si recano in Israele. Ospita alcuni dei siti religiosi più sacri delle tre principali religioni monoteistiche, le quali godono tutte e tre dei diritti democratici delineati nella Dichiarazione d’indipendenza con cui fu fondato lo Stato di Israele.
Giorno dell'Indipendenza
Le celebrazioni del 76° Giorno dell'Indipendenza di Israele inizieranno quest'anno lunedì sera, 13 maggio, immediatamente dopo la conclusione del Giorno della Commemorazione dei soldati caduti e delle vittime del terrorismo, con la bandiera di Stato che verrà issata a tutta altezza durante una cerimonia nazionale sul Monte Herzl, nel corso della quale vengono accese 12 torce.
Il Giorno dell'Indipendenza è solitamente pieno di festeggiamenti e celebrazioni anche private e spontanee, tra cui picnic, barbecue, riunioni di famiglia e gite nella natura. Quest’anno, tuttavia, a causa dei recenti eventi scaturiti dal massacro di circa 1.500 persone da parte dei terroristi di Hamas che hanno attaccato da Gaza e la successiva guerra con l’operazione Spade di Ferro, i festeggiamenti – sia pubblici che privati – saranno drasticamente limitati.
Popolazione di Israele
L'Ufficio Centrale di Statistica ha annunciato che alla vigilia del 76° Giorno dell'Indipendenza di Israele, la popolazione di Israele ammontava a 9,900 milioni (le stime si basano sul censimento del 2008)
7,427 milioni di ebrei (73,2%)
2,089 milioni di arabi2 (21,1%)
564.000 altri3 (5,7%)
Dal Giorno dell’Indipendenza dello scorso anno, la popolazione di Israele è cresciuta di 189.000 unità (un aumento dell’1,9%). Durante questo periodo sono nati circa 196.000 bambini, sono arrivati circa 37.000 immigrati e sono morte circa 60.000 persone.
Al momento della fondazione dello Stato di Israele, la popolazione di Israele era di 806.000 abitanti. Da allora è aumentata con un fattore superiore a 12.
Dalla fondazione dello Stato, sono arrivati in Israele oltre 3,4 milioni di immigrati, di cui circa 1,6 milioni (47,1%) a partire dal 1990. Di conseguenza, la percentuale di ebrei in Israele rispetto alla popolazione ebraica totale nel mondo è cresciuta dal 6% nel primo anniversario dello Stato al 44% alla vigilia del 76esimo.
Nel 1948 solo Tel Aviv-Jaffa contava più di 100.000 residenti. Oggi in Israele ci sono 14 città con una popolazione di oltre 100.000 abitanti, e altre 6 con più di 200.000 residenti: Gerusalemme, Tel Aviv-Jaffa, Haifa, Rishon Lezion, Ashdod e Petah Tikva.